“Tutti parlano di pace, ma nessuno educa alla pace. A questo mondo si educa per la competizione e la competizione è l’inizio di ogni guerra. Quando si educherà alla cooperazione e alla solidarietà quel giorno si starà educando per la pace” (M. Montessori)

Nel tempo in cui la pace veniva prima di tutto le persone avevano paura della guerra. Per questo s’impegnavano per la pace con un lavoro continuo, diffuso, serio. Le cose da fare erano tante. I problemi da affrontare erano enormi.

Ma dopo anni di incuria, la guerra ha rotto gli argini infragiliti e dilaga dappertutto.

Cosa possiamo fare per scongiurarlo? Come possiamo suscitare un nuovo e più esteso impegno per costruire la pace?

Non una pace qualsiasi. Non più la pace “negativa”, miseramente ridotta al contrario della guerra. Ma una pace “positiva”, fondata sulla verità, sulla giustizia, sulla carità e sulla libertà. Sul riconoscimento del primato universale dei diritti umani.

Qui il programma completo

Un ricordo riconoscente

per Antonio Papisca

La Festa della Pace si presenta alla sua seconda edizione mantenendo la dedica al ricordo del prof. Antonio Papisca.

Nato a Mariano e poi professore di Relazioni internazionali all’Università di Padova, fondatore del Centro di Ateneo per i Diritti Umani, del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani.

Animatore della Dichiarazione dell’ONU sul Diritto alla pace del 2016 e divulgatore appassionato delle fondamenta dei diritti umani seppe studiare e promuovere le scienze della pace per ribadire come i diritti umani e le discussioni che li riguardano non sono una questione extrapolitica, sentimentale, ma il cuore, l’essenza stessa, il fondamento della politica contemporanea.

Note logistiche...

... le famose domande frequenti

Dov'è Mariano?

Mariano è un (piccolo) gruppetto di case sopra Pellegrino Parmense, che a sua volta è sopra Salsomaggiore Terme . (se cliccate sui nomi dei paesi si apre google maps)

C’è una chiesa dedicata a San Pietro apostolo, piccola, ma che presidia un altipiano importante già nel Medioevo dei Visconti e dei Pallavicino. Al fianco della Chiesa c’è una canonica che per molti anni è stata usata per ospitare gruppi scout. Poco più su c’è un grande prato dove si gode di una vista strepitosa su tutto l’appennino intorno.

Perchè a Mariano?

Il professor Papisca era molto legato a Mariano e quando , quasi un anno prima di morire, seppe che la casa stava andando verso l’abbandono lo propose come luogo dove potessero trovare ospitalità campi di formazione e incontri specificatamente dedicati al tema della pace e dei diritti umani. 

Il suo desiderio è ora il nostro; servono molti soldi per sistemarla e noi cominciamo a riportare l’attenzione sulla sua bellezza e il suo nuovo, possibile, ruolo.

Che succede a Mariano?

Fino a pochi anni fa si diceva “prima di tutto la pace”, perchè si sapeva che era “la precondizione necessaria” per fare tutto il resto.

Col passare del tempo, la memoria della guerra è stata rimossa, le priorità sono cambiate e l’illusione della pace “acquisita per sempre” ha spento ogni attenzione e impegno.

Con l’invasione russa dell’Ucraina, l’amara realtà è riemersa con tutto il suo carico di orrori e angosce. La “pace” sembra finita. Noi vogliamo dare il nostro contributo per rianimarla.

A che ora?

Il programma di quest’anno è fitto di iniziative, e c’è una pagina dedicata con luoghi e orari definiti.

Controlla per quale evento cerchi informazioni.

Ma c'è da mangiare?

Alle 12:30 (circa) ci si potrà sistemare ovunque per pranzare, al sacco o al punto ristoro gestito dal Circolo Anspi Il Castello di Mariano (ma se c’è bello è tanto più comodo un bel pic nic sul prato).

Sarà un momento di festa, con i banchetti delle associazioni partner, il bar aperto e le bandiere della pace che sventoleranno alte.

E dopo la Marcia?

Mariano è un posto magico perchè concentra sul punto più alto del pre-appennino locale tutta la bellezza della natura. Basterebbe tutto questo verde da godere in compagnia, ma ci saranno anche giochi per i bambini e banchetti da visitare.

Poi al pomeriggio suoneranno i  Meganoidi.

Per chi dovesse aver problemi a deambulare ma volesse partecipare, o per chi semplicemente avesse bisogno di arrivare già al punto d’arrivo, sarà attivo un limitato servizio navetta con i mezzi del Comune e predisposto una piccola area di parcheggio.

I partner

Chi organizza, chi sostiene

La Festa della Pace è organizzata dal Comune di Pellegrino Parmense in collaborazione e partnership con il Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova e la Tavola della Pace che gestisce la Marcia Perugia Assisi.

Ha il supporto del Forum Solidarietà Csv di Parma, della Rete Nazionale delle Scuole di Pace, della Rete Italiana delle Università per La Pace, del Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani, della Casa della Pace di Parma, e gode del patrocinio di Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma e Università di Parma.

La sostengono la Regione Emilia Romagna e il Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova.

L’immagine coordinata è curata da Ilaria Orzali

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